line15

L’impegno etico di Nomizeis

Realizzare un’utopia

La filosofia (o l’utopia) dello sharing know-how contiene intrinsecamente comportamenti etici, che pur

ampiamente condivisi e facenti parte del senso comune, vengono metodicamente disattesi.

Compensi e remunerazione

La giusta remunerazione del lavoro è un impegno che Nomizeis persegue. Il  compenso va  commisurato al know-how espresso e al valore aggiunto, mentre percepire un compenso o ottenere un profitto o un bene senza aver effettuato il lavoro corrispondente,

è considerato un furto nei  riguardi di chi il bene lo ha prodotto (partner, fornitore). Scompare l’idea dell’affare come “furbizia” a proprio vantaggio. Tante “furbizie” finiscono per essere un danno complessivo e il vantaggio di nessuno.

Etica del lavoro e funzione sociale delle aziende

L’azienda è considerata come un importante attore del tessuto sociale. Viene superato il concetto di lavoro o azienda con il profitto come unico scopo. Fare profitto senza inseguirlo.

L’impegno etico e lo sharing

L’impegno etico Nomizeis va oltre i concetti dei codici etici normalmente applicati, che spesso si limitano a considerare comportamenti limite sanzionabili per legge.
Dall’attenzione e dalla cura dell’interesse di tutti (rete di sharing nel suo complesso), deriva il bene e l’interesse del singolo partecipante alla rete di sharing.
Lo sharing know-how sostituisce al concetto di “concorrenza” quello di emulazione. Ciascuno è invogliato a migliorare il proprio know-how (in emulazione con altri eventuali partner) nel campo specifico in cui è competente. Ne consegue una sfida che accresce know-how e valore aggiunto.

Viene meno, nella logica dello sharing , la feroce concorrenza fra ditte, che coinvolge tutta la struttura aziendale e non il know-how specifico, e che porta a sofferenze economiche, spesso a scapito proprio della qualità del lavoro e dell’accrescimento del know-how e del valore aggiunto.
Si condivide quindi, per fare meglio e non per avere un ritorno immediato.
Questo atteggiamento favorisce il confronto e l’interazione, e porta ad una continua crescita del
know-how dei singoli e del know-how condiviso.
Know-how migliore vuol dire valore aggiunto maggiore.

fare profitto
senza inseguirlo

Non disperdere le risorse

L’utilizzo non corretto delle risorse o la dispersione delle stesse è colpevole sotto il profilo etico (non solo sotto il profilo economico).

Lo “sharing know-how” per sua natura tende ad utilizzare al meglio ogni singola risorsa e a diffondere il know-how stesso.

Non disperdere le conoscenze, tramandarle

L’aspetto etico più rilevante dello sharing know-how e sua caratteristica maggiore, è la capacità di non disperdere le conoscenze e la possibilità di tramandarle.
Nomizeis facilita la diffusione del Know-how e agisce affinché sia tramandato, facendo interagire e collaborare Partner tecnici e scientifici, con Scuole, Università, centri di ricerca ed enti e associazioni che istituzionalmente operano nel campo della formazione.

Queste attività hanno lo scopo di coinvolgere le imprese, le università e i centri di ricerca, (con le loro capacità progettuali e realizzative) anche nella scuola e nel sociale.
L’obiettivo è di saldare la separazione tra ricerca, impresa, scuola e sociale, integrando le competenze dei vari operatori.

Nomizeis community

Il tuo apprezzamento è importante per il proseguimento del comune impegno etico
e per l’attuazione della nostra filosofia.

Non utilizzeremo il tuo indirizzo per pubblicità o per l’invio di mail periodiche.

Nessun campo trovato.